
Il libro AI TRACTION – Una corsa da milioni di Francesco Fiore non è solo una guida tecnica sull’automazione aziendale con l’AI. È un vero e proprio manuale operativo illustrato pensato per imprenditori, liberi professionisti e consulenti che vogliono comprendere e integrare concretamente l’intelligenza artificiale nei processi aziendali, per trasformare lo studio e la progettazione con l’intelligenza artificiale.
Ma cosa c’entra tutto questo con uno studio di progettazione che lavora con il metodo BIM?
Molto più di quanto pensi.
Se sei un progettista con uno studio avviato o in fase di sviluppo, probabilmente ti sei chiesto almeno una volta: “Come posso usare l’intelligenza artificiale per semplificare il mio lavoro e far crescere il mio business?”
Attraverso questo articolo, ti accompagnerò in una lettura trasversale del libro, mostrando come i concetti spiegati possano essere adattati al mondo del progetto architettonico, strutturale o impiantistico, specialmente se già utilizzi strumenti digitali come Archicad, Revit o altri software BIM.
Indice
- L’approccio pratico di Francesco Fiore
- Il concetto di “AI come leva” per crescere
- Automatizzare processi: dallo studio tradizionale allo studio intelligente
- Dal BIM all’AI: un’accoppiata vincente
- Quali attività può automatizzare oggi uno studio di progettazione
- Le opportunità (spesso nascoste) dell’AI per progettisti
- Case study ispirazionali dal libro (applicati al tuo contesto)
- Perché vale la pena leggere AI TRACTION subito
- Considerazioni finali su AI TRACTION
L’approccio pratico di Francesco Fiore
Fin dalle prime pagine, il libro si distingue per un linguaggio semplice, illustrato da grafici ed esempi pratici.
Non è il solito manuale teorico, ma una guida chiara e accessibile che parla direttamente a chi lavora sul campo.
L’autore ha il merito di tradurre concetti complessi in azioni concrete, un elemento fondamentale anche per chi gestisce progetti complessi in ambito BIM.
La prima cosa che colpisce è la visione sistemica dell’automazione: l’intelligenza artificiale non è una bacchetta magica, ma un alleato potente che va compreso e integrato nel modo giusto.
Questo approccio si sposa perfettamente con la filosofia BIM, che punta alla collaborazione e all’efficienza.
Il concetto di “AI come leva” per crescere
Fiore propone di vedere l’intelligenza artificiale non come una minaccia, ma come una leva per moltiplicare il proprio impatto professionale.
Se gestisci uno studio di progettazione, questo significa avere più tempo per progettare, seguire meglio i clienti e ridurre gli errori operativi.
Immagina, ad esempio, di utilizzare un sistema AI per gestire le risposte ai preventivi, filtrare richieste non qualificate o perfino fare prevalutazioni automatiche dei tuoi progetti passati per trovare analogie, costi o criticità.
Questo significa ridurre ore di lavoro ripetitivo.
Nel libro viene spiegato bene che ogni attività imprenditoriale può essere vista come una macchina, fatta di input, processi e output.
L’AI può inserirsi in ogni parte di questa catena per trasformare lo studio e la progettazione con l’intelligenza artificiale.
In un contesto BIM, significa poter usare l’AI per interpretare dati, generare documentazione, prevedere criticità in anticipo.
Automatizzare processi: dallo studio tradizionale allo studio intelligente
Lo studio tradizionale – dove tutto passa per le mani del titolare – ha vita breve nel mondo digitale.
AI TRACTION ti porta a riflettere su come automatizzare, delegare e ottimizzare attività quotidiane che, nella maggior parte dei casi, non richiedono il tuo intervento diretto.
Pensa a:
- Rispondere alle email con contenuti personalizzati ma generati in automatico.
- Analizzare il contenuto di una commessa per generare un report di sintesi da allegare alla documentazione tecnica.
- Creare contenuti per il tuo sito/blog/LinkedIn in modo veloce ma coerente con il tuo brand.
Nel libro viene citato spesso il concetto di “orchestrare risorse digitali”.
Nel tuo caso, potresti orchestrare: BIM Manager, software BIM, assistenti virtuali, piattaforme cloud e strumenti AI.
Questo è lo studio intelligente del futuro.
E non è poi così lontano.

Dal BIM all’AI: un’accoppiata vincente
Chi utilizza il BIM sa bene quanto il valore di un progetto risieda nei dati.
Ma quei dati, una volta generati, spesso vengono sottoutilizzati.
Ecco dove entra in gioco l’intelligenza artificiale.
AI TRACTION ti fa capire che non è necessario essere un programmatore per usare l’AI, così come non serve essere un informatico per usare il BIM.
Basta capire come funziona e quali strumenti usare.
Alcuni esempi di combinazioni possibili:
- Estrarre dati da modelli IFC e farli analizzare da un’AI per verificare incongruenze.
- Generare computi automatici predittivi a partire da progetti passati.
- Organizzare le revisioni di progetto con tool AI che leggono, comparano e riassumono.
L’approccio modulare del libro ti permette di immaginare un futuro in cui AI e BIM lavorano fianco a fianco, riducendo sprechi e aumentando la qualità del progetto.
Quali attività può automatizzare oggi uno studio di progettazione
Nel libro viene presentata una lista molto utile di macro-aree aziendali dove l’AI può intervenire. Ecco quelle che, per uno studio tecnico, risultano più rilevanti:
- Amministrazione e gestione documentale: generazione automatica di documenti, contratti, lettere di incarico, checklist di vario genere.
- Comunicazione e marketing: creazione automatica di contenuti per newsletter, blog, social media.
- Analisi tecnica e di progetto: estrazione, interpretazione e sintesi di dati.
- Supporto clienti: chatbot per rispondere alle domande frequenti, guida automatica al servizio migliore per ogni tipo di richiesta.
Anche se non hai un team interno, l’AI può essere il tuo “collaboratore digitale”.
Un’estensione delle tue capacità.
Leggi anche: Come comunicare la propria attività sul web: guida pratica per i progettisti del BIM
Le opportunità (spesso nascoste) dell’AI per progettisti
Uno dei punti di forza del libro è la capacità di svelare potenzialità latenti.
Ad esempio, molte attività svolte in uno studio sono ripetitive e a basso valore aggiunto, ma vengono affrontate manualmente ogni volta.
E se potessi:
- Programmare un sistema che riconosce gli errori frequenti nei tuoi progetti BIM e li segnala automaticamente?
- Usare un AI per riscrivere relazioni tecniche rendendole più leggibili, efficaci e personalizzate?
- Fare analisi predittiva dei costi o dei tempi partendo dai tuoi progetti passati?
Fiore ti invita a guardare oltre il come faccio oggi, per scoprire cosa potrei fare di meglio domani.
Case study ispirazionali dal libro (applicati al tuo contesto)
Nel libro vengono presentati casi reali di aziende che hanno implementato l’AI ottenendo risultati sorprendenti: riduzione dei costi, aumento della velocità, miglioramento dell’esperienza cliente.
Un’azienda descritta in AI TRACTION ha implementato un sistema AI capace di analizzare automaticamente centinaia di feedback dei clienti per individuare pattern ricorrenti nei reclami e nei punti di miglioramento.
Applicato al tuo studio di progettazione, potresti fare qualcosa di simile con le revisioni di progetto.
Immagina questo scenario:
hai decine di commesse archiviate con annotazioni, email di clienti, file PDF con segnalazioni di errori, modifiche richieste, ritardi.
La maggior parte di queste informazioni è dispersa e difficilmente analizzabile a mano.
Con un sistema AI puoi:
- Caricare tutta la documentazione testuale (annotazioni PDF, email, relazioni, commenti su tavole).
- Far analizzare all’AI il contenuto per identificare temi ricorrenti: ad esempio, “ritardi nella fase esecutiva”, “modifiche in cantiere per errori di comunicazione”, “scarso dettaglio grafico nelle tavole”.
- Ricevere un report sintetico che ti mostra, ad esempio: “Nel 78% dei progetti il cliente ha segnalato ritardi dovuti a modifiche impreviste nelle fasi finali”.
Questo significa poter intervenire prima nei futuri progetti, migliorando la documentazione BIM, prevedendo criticità o rafforzando la comunicazione con le imprese.
È un esempio concreto di AI per la qualità del servizio, non solo del progetto.
E il bello è che puoi partire anche solo da 10 progetti archiviati.
Fiore non dà soluzioni preconfezionate, ma ti fornisce una mappa mentale per costruire la tua strategia su misura.
Perché vale la pena leggere AI TRACTION subito
Il libro ha un vantaggio concreto: non devi essere un esperto per iniziare.
L’obiettivo non è renderti un tecnico dell’AI, ma un progettista più consapevole delle possibilità che hai oggi, a portata di clic.
In più, i contenuti illustrati, la struttura chiara e l’approccio step-by-step ti aiutano a leggere anche solo un capitolo alla volta, applicando subito quello che impari.
Per chi lavora in BIM, questo libro è una vera fonte di ispirazione strategica.
Ti permette di vedere il tuo studio non come un insieme di strumenti e commesse, ma come una macchina potenziabile, ottimizzabile, scalabile.
Leggi anche: Giacca Blu: una storia di trasformazione e innovazione digitale
Considerazioni finali su AI TRACTION
AI TRACTION è molto più di un libro sull’intelligenza artificiale.
È un invito ad aprire la mente, rivedere i processi, liberare tempo e crescere.
Per chi lavora nel mondo della progettazione, questa lettura può essere l’inizio di una trasformazione radicale, ma concreta.
Se usi il BIM o ti stai avvicinando a questa metodologia, hai già fatto un passo nella giusta direzione.
Con l’AI, puoi compiere il successivo.
📘 Consiglio personale: tieni questo libro vicino alla tua scrivania. Ogni capitolo può dare nuova linfa alla tua attività. E se lo applichi con metodo, il tuo studio non sarà più lo stesso.
Se vuoi davvero portare il tuo studio nel futuro, inizia da qui:

AI TRACTION:
Una corsa da milioni
Mr Francesco Fiore (Autore)