Ti è mai capitato di inviare un file IFC esportato da Archicad a un collaboratore e sentirti dire: “Il tuo file è inutilizzabile”?
Oppure ricevere un modello IFC da Archicad completamente sballato, con oggetti non classificati, geometrie errate o dati mancanti?
Se ti è successo, sappi che non sei il solo. È una situazione comune nei flussi di lavoro OpenBIM e spesso il problema non è il formato in sé, ma come il file viene esportato da Archicad. In questo articolo voglio aiutarti a capire quali sono gli errori più frequenti e come evitarli fin da subito.
Indice
- Comprendere il contesto: il vero problema non è l’IFC
- Gli errori più comuni nell’esportazione IFC da Archicad
- Cosa succede se non usi un Template ben strutturato
- L’importanza della Classificazione corretta degli elementi
- Le Proprietà personalizzate e i dati mancanti
- Il ruolo chiave della comunicazione nel processo IFC
- Verso la soluzione: consapevolezza, metodo e test
- Conclusione: preparati a esportare bene
Comprendere il contesto: il vero problema non è l’IFC
Il formato IFC (Industry Foundation Classes) è uno standard aperto e consolidato per l’interoperabilità tra software BIM.
È supportato da Archicad da oltre vent’anni e, quando configurato correttamente, permette uno scambio dati affidabile tra discipline.
Tuttavia la maggior parte degli utenti Archicad non sa esportare correttamente un file IFC.
E il risultato? IFC considerati “spazzatura”, che fanno perdere tempo e fiducia tra i professionisti coinvolti.
Leggi anche: Cos’è il formato IFC
Gli errori più comuni nell’esportazione IFC da Archicad
Vediamoli uno per uno:
Elementi non classificati: una Trave o una parete senza Classificazione non sarà interpretata correttamente dal software di destinazione.
Proprietà mancanti: i dati che ti servono per fare computi o verifiche spesso non vengono esportati perché non sono assegnati correttamente nel Modello.
Modelli non georeferenziati: un IFC non posizionato nel contesto corretto rischia di sovrapporsi male agli altri modelli federati.
Uso di traduttori predefiniti senza personalizzazioni: molti usano l’export “out of the box”, senza verificare le necessità del progetto.
Template mal impostato: la struttura del file Archicad ha un impatto diretto sulla qualità del file IFC.
La buona notizia? Tutti questi problemi si possono prevenire.

Cosa succede se non usi un Template ben strutturato
Il punto di partenza per un buon export IFC è il Template di progetto.
Se nel tuo Template mancano le impostazioni per la Classificazione, i Preferiti ben configurati, le Proprietà personalizzate e i Traduttori IFC, allora è quasi certo che il tuo export non funzionerà come previsto.
Un Template “BIM-oriented” ti permette di:
- Standardizzare la Classificazione degli elementi
- Predisporre Set di Proprietà informativi
- Semplificare l’utilizzo dei Traduttori per l’esportazione
- Mantenere un controllo qualitativo costante
Non è un caso che molti studi inizino proprio dalla creazione di un Template pronto per IFC per i loro flussi OpenBIM.
L’importanza della Classificazione corretta degli elementi
Ogni elemento del modello – Muro, Trave, Solaio, Finestra – deve essere Classificato secondo la struttura IFC, cioè con una categoria riconoscibile da tutti i software BIM (IfcWall, IfcBeam, IfcSlab, IfcWindow, ecc…).
In Archicad, puoi gestire la Classificazione attraverso:
- il pannello Classificazione e Proprietà
- i Preferiti già classificati
- i Traduttori che rispettano la mappatura corretta
La mancata Classificazione, tra le varie cose, comporta:
- difficoltà di lettura nei software riceventi
- perdita di informazioni nel computo
- mancanza di controlli nei processi di Model Checking

Le Proprietà personalizzate e i dati mancanti
Un file IFC non serve solo a rappresentare forme, ma porta con sé dati: codici, prestazioni, materiali, stratigrafie, riferimenti normativi.
Se non hai definito queste proprietà in Archicad, l’IFC sarà vuoto o incompleto.
Devi quindi:
- Creare gruppi di proprietà IFC personalizzate coerenti con lo scopo dell’esportazione.
- Assegnare le Proprietà ai corretti elementi (manualmente o tramite espressioni)
- Verificare con un visualizzatore come Solibri o BIMcollab Zoom se i dati sono presenti
Consiglio pratico: usa gli Abachi di Archicad per verificare la presenza e correttezza dei dati prima di esportare.
Il ruolo chiave della comunicazione nel processo IFC
Un altro errore frequente è l’assenza di comunicazione tra i team.
Prima di esportare un IFC da Archicad, è fondamentale sapere:
- Chi riceverà il file?
- A quale scopo verrà usato?
- Quale livello di dettaglio e informazione è richiesto?
Serve un BIM Execution Plan (BEP) e una chiara definizione dei contenuti richiesti (EIR, AIR, PIR).
Senza questi documenti, anche un export tecnicamente corretto può essere inutile o incompleto.
Leggi anche: BIM Execution Plan: come creare un Piano di Gestione Informativa agile per il tuo studio di progettazione
Verso la soluzione: consapevolezza, metodo e test
Esportare bene significa:
- Preparare il progetto in modo consapevole
- Usare un Template strutturato e validato
- Conoscere le funzioni dei Traduttori e usarli con criterio
- Testare sempre i file prima della consegna
Ricorda: l’esportazione IFC è un processo, non un clic.
Prenditi il tempo per formare il team, documentare le regole interne, fare checklist e audit regolari.
È così che si costruisce una cultura OpenBIM solida e professionale.
Conclusione: preparati a esportare bene
Il formato IFC non è il nemico.
Il problema è quando lo usiamo senza capirlo, in modo frettoloso o superficiale.
Con questo primo articolo ti ho voluto dare uno sguardo d’insieme sui problemi più comuni.
Nei prossimi approfondiremo ogni aspetto tecnico con esempi e consigli pratici, così da trasformarti – un articolo alla volta – in un esportatore IFC esperto e consapevole.

