Conosco Patrick Pesce da un pò di tempo e apprezzo molto il suo lavoro che svolge con l’ausilio di ARCHICAD. Gli ho chiesto di condividere la sua esperienza e di spiegare come lavora e quali sono, secondo la sua esperienza, i vantaggi derivanti da usare ARCHICAD come software BIM.
D. Ciao Patrick, grazie per aver accettato questa intervista, presentati e presenta il tuo studio/attività
R. Ciao Luca, grazie per questa intervista, mi sono diplomato geometra nel 2002 all’istituto Tecnico per Geometri L.Einaudi di Chiusi (Siena) e dal 2008 esercito la libera professione collaborando prevalentemente con lo studio di architettura Architetti Associati Fiorini e Salerno nello stesso Comune in cui risiedo (Montepulciano, Provincia di Siena). All’interno dello studio mi occupo della parte di gestione ed elaborazione grafica dei progetti architettonici prodotti dallo studio di architettura. Partendo dal rilievo, passando per il progetto preliminare e definitivo, fino ad arrivare all’esecutivo ed agli elaborati di cantiere.
D. Sei utente ARCHICAD dalla versione 7, come lo utilizzi nel tuo processo di lavoro?
R. Ho iniziato ad utilizzare ARCHICAD dopo gli studi e, già dalla versione ARCHICAD 7 (anno 2001 n.d.r.), ne sono rimasto colpito sia dalla intuitività dell’interfaccia e sia dalle potenzialità. Era, per quegli anni, un nuovo modo di disegnare, con la possibilità di modellare geometrie 3D ed ottenere in automatico elementi architettonici che, prima, disegnavo solo manualmente. Da quel momento in poi la progettazione 3D è diventata, a tutti gli effetti, una mia passione ed infatti utilizzo ARCHICAD per qualsiasi tipo di progettazione riguardante lavori di ristrutturazione, restauro o nuova edificazione.
[quote]Andiamo a creare e ad inserire nel nostro modello ARCHICAD, progetti provenienti da altre discipline (come i progetti strutturali, impiantistici ecc..) in modo tale da poter seguire l’intero processo costruttivo, dalla fase iniziale al completamento ed alla successiva manutenzione dell’opera[/quote]
Con lo studio Architetti Associati Fiorini e Salerno abbiamo iniziato a lavorare con una metodologia BIM. Andiamo a creare e ad inserire nel nostro modello ARCHICAD, progetti provenienti da altre discipline (come i progetti strutturali, impiantistici ecc..) in modo tale da poter seguire l’intero processo costruttivo, dalla fase iniziale al completamento ed alla successiva manutenzione dell’opera.
Una caratteristica che sto particolarmente apprezzando della metodologia BIM è la clash detection, ovvero la possibilità di individuare molto velocemente i conflitti che si possono verificare tra i singoli progetti specialistici.
Questo metodo permette di anticipare la risoluzione dei problemi che, altrimenti, si verificherebbero in cantiere dove tutto diventerebbe più difficile e costoso.
[quote]A livello operativo, grazie alla semplicità e comprensibilità di un prodotto tridimensionale, è possibile notare a colpo d’occhio errori di valutazione e progettazione[/quote]
D. Apprezzo molto il livello di cura e dettaglio che hai nella realizzazione dei tuoi modelli BIM. A livello operativo questo cosa comporta?
R. Cerco di realizzare modelli 3d abbastanza dettagliati fin dalle prime fasi di progettazione, perché agevola le fasi di ideazione e di studio della fattibilità. In questo modo si ha la possibilità, di percepire con discreta certezza come l’opera progettuale sia poi nella realtà. A livello operativo, grazie alla semplicità e comprensibilità di un prodotto tridimensionale, è possibile notare a colpo d’occhio errori di valutazione e progettazione. In questo modo si riduce significativamente la quantità di tempo e il numero di errori associati alla generazione dei disegni di tutte le materie progettuali, ed il modello può essere corretto e sistemato senza spese eccessive.
D. Ho visto che utilizzi molto la presentazione e comunicazione del progetto tramite immagini fotorender, questa scelta che cosa comporta in termini di tempo operativo? Il cliente lo apprezza?
R. Se riusciamo in una scena 3D a modellare più elementi nel dettaglio, (come ad esempio elementi strutturali, di arredo o di finitura), sarà conseguentemente più semplice riuscire a far percepire al nostro cliente una visione reale del progetto. In questo modo anche la comunicazione fra il progettista ed il cliente risulta più diretta, il progetto è più comprensibile ed il cliente riesce a prendere decisioni più’ velocemente.
Sappiamo, ovviamente, che la modellazione dettagliata di una scena 3D, avente, per esempio, come oggetto una camera, un bagno o addirittura un intero appartamento, richiede del tempo che molte volte non abbiamo a disposizione. Per cui, secondo la mia esperienza, in termini operativi si possono adottare i seguenti accorgimenti per riuscire a modellare velocemente e con un buon dettaglio:
- Creare una libreria personale – ogni qualvolta si realizza un elemento 3D, un oggetto di arredo, una particolare struttura, salvarlo nella libreria in modo da poterlo utilizzare più volte in altre scene.
- Utilizzare oggetti 3D dettagliati ma allo stesso tempo “leggeri”– per velocizzare la modellazione 3d bisogna stare attenti a non caricare la scena con oggetti contenenti molti poligoni, che fanno rallentare il processo e mettere in crisi il computer.
- Usare oggetti parametrici – avere la possibilità di gestire il livello di dettaglio dell’oggetto, da semplice a dettagliato (LOD 100, 200, 300..).
- Usare combinazioni di lucidi – ogni elemento (muri, finestre, porte, arredo) deve avere un suo lucido di riferimento in modo da rendere visibile o meno degli elementi che non interessano e velocizzare la navigazione all’interno del modello o quando si realizza un rendering.
- Modellare nel dettaglio solo quelle parti che saranno l’elemento centrale ed in primo piano in una vista 3D.
D. Come sviluppi le immagini fotorender? Con quale software? Hai pensato di buttarti sull’animazione?
R. Sviluppo le immagini fotorender direttamente con ARCHICAD, utilizzando il motore CineRender integrato, risulta molto semplice creare effetti particolari di scene ed ottenere rendering di buona qualità. Ho realizzato anche animazioni e dal mio punto di vista, credo sia la metodologia più adatta a presentazioni in grande stile. Un programma che ho avuto modo di provare è Lumion, ha il vantaggio di poter lavorare in tempo reale ed ottenere immagini e video realistici molto velocemente.
[quote align=’left’]Attraverso l’applicazione BIMx su iPad, ad esempio, riusciamo a proiettare il modello su schermo televisivo, mostrando tutte le viste create e effettuare una navigazione 3D in tempo reale all’interno del progetto architettonico[/quote]
D. Nel tuo processo di lavoro utilizzi anche il BIMx
R. Utilizzo molto anche il BIMx, soprattutto nelle fasi di studio di un progetto e quando devo fare una presentazione dello stesso ad un nostro cliente. Attraverso l’applicazione BIMx su iPad, ad esempio, riusciamo a proiettare il modello su schermo televisivo, mostrando tutte le viste create e effettuare una navigazione 3D in tempo reale all’interno del progetto architettonico.
D. In molti mi scrivono per sapere che computer usare con ARCHICAD e avere delle buone prestazioni, visto che lavori con una mole di dati elevata, tu come ti sei organizzato?
R. Ho sempre lavorato in ambiente Mac, ma ultimamente per quanto riguarda le postazioni fisse ci siamo orientati anche su workstation Windows, questo per avere prestazioni superiori rispetto ai PC tradizionali ed una configurazione ottimizzata per carichi di lavoro elevati.
Attualmente lavoro su un PC Intel i9 (10core), SSD 500GB, 64 GB di RAM e una scheda video QUADRO P4000 da 8 GB.
Sicuramente avere componenti di ultima generazione aiuta ad essere più veloci è produttivi, ma credo che ciò che fa davvero la differenza, in termini di prestazioni, sia la conoscenza, l’utilizzo e la corretta gestione delle funzionalità del software CAD-BIM.
D. Ho visto che nel modello tridimensionale hai inserito degli oggetti e elementi che sono prodotti in vendita e non della Libreria di ARCHICAD. Come fai per personalizzare la tua libreria di elementi?
R. Oltre alla libreria di ARCHICAD, mi sono creato una mia Libreria di base e una Libreria personalizzata.
La Libreria di base nella quale ho caricato principalmente elementi di arredo (non molto complessi ma di buona qualità) che utilizzo nella fase iniziale della progettazione è indispensabile per creare il giusto dimensionamento e distribuzione degli spazi progettuali. Questa Libreria è incorporata in quella di ARCHICAD in modo che gli oggetti siano sempre disponibili in qualsiasi progetto.
La Libreria personalizzata, invece è quella più completa e pesante, in quanto contiene tutti gli oggetti salvati e scaricati da siti web oppure quelli che ho creato direttamente con ARCHICAD. Questa libreria è organizzata e suddivisa per tipologie e a sua volta suddivisa in oggetti parametrici GSM ed oggetti 3D generici.
Personalmente tendo ad utilizzare oggetti GSM compatibili con ARCHICAD perché oltre ad essere parametrici, e quindi molto più facili da gestire, sono oggetti di prodotti reali, scaricabili gratuitamente da portali web come BIM Object e altri siti web. Quando devo creare un oggetto personale invece utilizzo gli elementi di disegno 3D di ARCHICAD, tramite Muri, Solai e lo strumento Forma, oppure vado a personalizzare gli elementi della libreria di ARCHICAD attraverso la registrazione dei Componenti Personali.
Ti ringrazio Patrick per la tua disponibilità e per aver condiviso con noi la tua esperienza.
Di seguito segnalo i contatti di Patrick Pesce per dare la possibilità di approfondire la conoscenza del suo lavoro.
Geom. Patrick Pesce
Studio Architetti Associati Fiorini e Salerno
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