Ti è mai capitato di sentirti sopraffatto dalla quantità di decisioni, strumenti, richieste e dettagli da gestire ogni giorno nel tuo studio di progettazione? Ti svegli con una lista di priorità… ma dopo poche ore ti rendi conto che non hai fatto altro che spegnere incendi e rincorrere urgenze. E magari, a fine giornata, non hai nemmeno toccato ciò che veramente avrebbe fatto la differenza per il tuo lavoro o il tuo studio. Se anche tu ti riconosci in questo scenario, allora il libro “Dritto al sodo” di Greg McKeown può davvero fare la differenza.
Non è un libro di produttività in senso tradizionale. È un vero e proprio manifesto per tornare all’essenziale, per imparare a scegliere consapevolmente cosa conta davvero e lasciare andare il superfluo.
Un approccio che si sposa perfettamente con il mondo del BIM e della progettazione, dove complessità e dati rischiano spesso di travolgere anche il professionista più organizzato.
Vediamo insieme cosa insegna questo libro e come puoi applicarne i principi alla gestione del tuo studio e al lavoro quotidiano con il BIM.

Dritto al sodo. Come scegliere ciò che conta e vivere felici
Greg McKeown (Autore)
Alice Cominotti (Traduttore)
Indice
- Il concetto di “Essenzialismo”
- Il parallelismo con il BIM: meno, ma meglio
- Progettare uno studio “essenziale”
- Come semplificare le scelte tecniche (e non solo)
- La gestione del tempo: focus su ciò che conta
- Dire di no per costruire il sì giusto
- Dal controllo alla fiducia: delega consapevole
- Conclusioni: il valore di fare spazio nel tuo lavoro
Il concetto di “Essenzialismo”
Greg McKeown introduce l’essenzialismo come una disciplina, non una tecnica momentanea.
L’essenzialismo è la capacità di distinguere ciò che è vitale da ciò che è accessorio e investire energia solo nelle attività che generano il massimo impatto.
Tradotto nel nostro ambito professionale: non si tratta di fare di meno per pigrizia, ma di fare meglio concentrandosi su ciò che davvero muove il progetto o fa crescere lo studio.
L’essenzialista non è colui che “si limita”, ma colui che sceglie in modo deliberato, e crea spazio per far emergere l’eccellenza.
Il parallelismo con il BIM: meno, ma meglio
Il BIM è uno strumento potente, ma può trasformarsi in un pantano se viene usato in modo dispersivo.
Il rischio più grande? Fare troppo. Inserire troppe informazioni, troppi dettagli, troppo di tutto… senza una logica di priorità.
“Dritto al sodo” ci invita a chiederci sempre: questo dato, questa rappresentazione, questa vista… è davvero essenziale?
Ecco un parallelismo diretto:
- Non tutto ciò che è possibile modellare, va modellato.
- Non ogni parametro è utile.
- Non ogni funzione va utilizzata.
Con l’approccio essenzialista, puoi imparare a usare Archicad o Revit in modo mirato, creando template snelli, workflow semplici e modelli più leggibili e collaborativi.
Progettare uno studio “essenziale”
Uno studio di progettazione ha mille canali aperti: clienti, fornitori, collaboratori, consulenze, formazione, normative, strumenti, marketing…
Il rischio è vivere in una modalità reattiva: si risponde sempre all’ultima urgenza.
Greg McKeown propone invece una domanda semplice ma potente: “Sto facendo la cosa più importante, proprio adesso?”
Se la risposta è no, è il momento di fermarsi e ripensare l’organizzazione dello studio.
Come?
- Ridefinendo le priorità settimanali, non giornaliere.
- Creando spazi fissi per la progettazione profonda, senza interruzioni.
- Automatizzando (con strumenti BIM o AI) ciò che è ripetitivo.
L’essenzialismo porta chiarezza, e la chiarezza genera crescita.

Come semplificare le scelte tecniche (e non solo)
Ogni giorno sei chiamato a fare scelte tecniche: software, librerie, protocolli, collaboratori, fornitori.
Quante volte queste scelte diventano motivo di stallo o confusione?
“Dritto al sodo” suggerisce di creare criteri decisionali chiari e fissi, che ti aiutino a dire subito “sì” o “no”.
Esempio concreto:
Vuoi aggiungere nuove viste o layout al tuo progetto BIM?
Fermati e chiediti: “Queste viste aggiungono reale chiarezza e valore alla comunicazione del progetto, oppure sono solo ridondanti e complicano il modello?”
Molti progettisti, per eccesso di zelo o per timore di “dimenticare qualcosa”, finiscono per creare decine di viste, sezioni, dettagli, tavole, ecc.
Il risultato? Un modello difficile da gestire, pesante, confusionario… soprattutto se il team di lavoro è ampio o il progetto complesso.
L’approccio essenzialista ti suggerisce invece di:
- Definire un set minimo efficace di viste, ad esempio: piante architettoniche, strutturali e impiantistiche solo se necessarie.
- Riutilizzare gli stessi layout con logica modulare, magari modificando le Viste impaginate attraverso l’uso di Sovrascritture Grafiche e Combinazioni di Lucidi.
Così facendo, riduci il rumore e aumenti la leggibilità del tuo progetto. Vai dritto al sodo.
La gestione del tempo: focus su ciò che conta
Uno dei capitoli più forti del libro è dedicato alla protezione del tempo.
McKeown invita a trattare il tempo come una risorsa non rinnovabile, e a proteggerlo da richieste esterne, meeting inutili, notifiche e urgenze fittizie.
Nel tuo studio questo si traduce in:
- Bloccare ore settimanali per la progettazione strategica, senza email o telefonate.
- Limitare le riunioni a un numero minimo, e sempre con un obiettivo chiaro.
- Organizzare le attività con to-do List o altro, avendo sempre come focus ciò che conta.
Il BIM si sposa perfettamente con questa visione: un ambiente informativo ben strutturato riduce le perdite di tempo e aumenta la qualità del lavoro.
Leggi anche: Architettura e felicità: come progettare spazi che migliorano la vita – Una lettura per i professionisti del BIM
Dire di no per costruire il sì giusto
Uno dei passaggi più potenti del libro è quando McKeown scrive: “Se non decidi tu a cosa dire sì, altri decideranno per te.”
Dire di no non è un atto di chiusura, ma un modo per creare spazio per le cose che contano.
Nella gestione di un progetto BIM, ad esempio:
- Dire no a una richiesta non documentata ti aiuta a preservare la coerenza del modello.
- Dire no a una consegna anticipata non concordata evita errori e affanni inutili.
- Dire no a una commessa fuori target ti permette di dedicarti a clienti più in linea con la tua visione.
Ogni “no” ben dato rafforza il tuo “sì” strategico.
Dal controllo alla fiducia: delega consapevole
Molti progettisti hanno difficoltà a delegare.
Temono che la qualità cali, che il lavoro non venga fatto come vogliono.
Così si ritrovano a microgestire ogni aspetto, perdendo tempo e lucidità.
McKeown propone una soluzione chiara: delega ciò che non è vitale che faccia tu.
E fallo con chiarezza, definendo obiettivi e limiti.
Nel contesto BIM, questo significa:
- Creare template condivisi per permettere ai collaboratori di seguire standard precisi.
- Usare strumenti come BIMcloud per sviluppare il progetto e ridurre al minimo gli errori.
- Formare il team con logiche di ownership: ciascuno ha un’area di responsabilità definita.
La delega ben gestita è l’unico modo per crescere e mantenere lucidità strategica.
Conclusioni: il valore di fare spazio nel tuo lavoro
“Dritto al sodo” è un libro che ti aiuta a fare ordine nella testa e nei progetti.
A riportare il focus su ciò che genera vero valore per te, per il tuo team e per i tuoi clienti.
Non serve cambiare tutto.
Serve cominciare da una piccola scelta consapevole al giorno.
- Una riunione in meno.
- Una notifica disattivata.
- Un progetto che dici di no.
- Una procedura che semplifichi.
Il BIM, se ben gestito, è uno strumento essenzialista per natura: lavora su dati, relazioni, processi.
Ma senza una guida chiara, rischia di essere solo un altro contenitore di caos.
Leggere questo libro, per te progettista, può essere l’occasione per fermarti un attimo, rivedere il tuo approccio e tornare ad amare il tuo lavoro, con meno stress e più impatto.
Se vuoi far crescere il tuo studio, migliorare il modo in cui lavori ogni giorno, e finalmente riappropriarti del tempo e dell’energia per i progetti che contano, “Dritto al sodo” è una lettura fondamentale.
Ti aiuta a semplificare per moltiplicare.
E nel BIM, questo è oro.
Vuoi iniziare? Parti da questa domanda: “Qual è l’unica cosa importante su cui dovrei lavorare oggi?”
La risposta, spesso, è più semplice di quanto credi.

Dritto al sodo. Come scegliere ciò che conta e vivere felici
Greg McKeown (Autore)
Alice Cominotti (Traduttore)
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